Articoli con tag sgombero

Atlantide r-esiste!

cropped-1012223_10200701837562755_815615826_n21-800x380Atlantide è stata ed è, per tante di noi, la terra mitica che il suo nome evoca: un luogo di autogestione femminista, lesbica, gay, queer e punk. Uno spazio davvero liberato in cui poter sperimentare i propri desideri e immaginare nuove relazioni, dove i corpi si liberano all’unisono con le menti. Uno spazio più unico che raro che ha dato vita a percorsi, progetti e sogni e che continua a costruire immaginari.
Ora il Comune di Bologna ha fissato una data in cui chi anima e rende possibile Atlantide dovrà lasciare lo spazio di Porta Santo Stefano: 15 anni di storia minacciati da uno sgombero annunciato per il 15 aprile. Il Comune afferma di voler restituire quello spazio alla cittadinanza, senza vedere che Atlantide è già uno spazio di tutt*, attraversato da migliaia di persone e accogliente come pochi. L’amministrazione comunale gioca sulla pelle delle persone misconoscendo la storia di Atlantide: si serve dell’articolo del codice che consente la riappropriazione dei beni confiscati alla mafia utilizzando la retorica della legalità più cieca, che vuole restituire alla collettività uno spazio che collettivo lo è già. Proprio per questo sappiamo che uno sgombero, per quanto doloroso, non potrà cancellare la ricchezza e la diversità di Atlantide, che ha già sparso i suoi semi in moltissimi spazi in tutta Italia, ma non per questo quei muri così carichi di storia e di emozione saranno abbandonati senza lottare.
Atlantide ha scelto di resistere sciogliendo le associazioni che la costituivano per rivendicare fino in fondo la pratica dell’autogestione. In questi tempi bui di attacchi all’autodeterminazione di donne, trans, gay e lesbiche non possiamo che essergliene grate e schierarci al loro fianco, per una resistenza favolosa e scintillante come le Atlantidee.
Ambrosia
Ps: se non l’avete ancora fatto firmate la petizione: http://www.autistici.org/atlantideresiste/

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Stay Zam – i sogni non si sgomberano

stayzamZam è sotto sgombero. Zam ha ospitato molte delle iniziative di Ambrosia e molte delle sue riunioni. Zam è una delle case della nostra multiforme famiglia.

2 palestre, 3 palcoscenici, 2 sale concerto, 2 bar, 2 uffici, 1 redazione, decine di attività sportive per centinaia di persone, 160 m2 di pareti da arrampicata, oltre 200 concerti, oltre 100 appuntamenti culturali, 1 festival di cinema e documentari, 1 laboratorio teatrale, 1 laboratorio hip hop, migliaia di persone dentro e attraverso, oltre 2 anni di occupazione e autogestione.

Questo è stato Zam dal 29 Gennaio 2011, e questo continuerà ad essere, grazie all’impegno e all’entusiasmo di centinaia di persone che ogni giorno portano qui dentro il proprio desiderio di cambiare le cose. La minaccia di sgombero è arrivata forte e chiara: la proprietà si avvia alle solite bieche operazioni di speculazione immobiliare, la Questura esegue gli ordini, il Comune tace, altrimenti dovrebbe parlare della propria incapacità di mettere in piedi una politica sugli spazi e sulle autogestioni tanto sbandierata in campagna elettorale quanto disattesa nei fatti.

Il colpevole silenzio di Sindaco e consiglio comunale è costato alla città nei primi due anni di mandato più sgomberi di quelli fatti dalla giunta Moratti: sono già 6.

Noi siamo qui: il collettivo politico, la Rete Studenti Milano, la Polisportiva Popolare con la palestra, le arti marziali e gli sport da combattimento, la danza, lo yoga, l’arrampicata; il Laboratorio hip hop, il teatro per tutti, Zam Film Festival; sono tutti progetti che hanno casa a Zam e che trovate qui, in via Olgiati 12, a Milano, quartiere Barona. Da due anni nella crisi e contro la crisi, da due anni autogestione e cultura, da due anni in azione nella metropoli. Da oggi, 4 aprile, ogni giorno, dalle 17 in poi siamo aperti: passate a trovarci, chiedete, partecipate. Per il giorno dello sgombero diamo già da ora appuntamento a tutti davanti a Palazzo Marino, alle 18.

Nessuno sgombero ci fa paura, Zam è un sogno tatuato sulla pelle viva della città: potete provare a nasconderlo sotto il maquillage della città vetrina della mafia e dello scempio dell’Expo, ma la traccia è indelebile e non si cancella: qui siamo e qui restiamo!

Stay Zam

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