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Presentazione di “Vita, l’aborto di un paese civile”

Il 26 ottobre alle 19.00 a PianoTerra presentiamo “Vita, l’aborto di un paese civile” di Anna Cercignano

Sarà l’occasione per discutere di aborto, salute, diritti riproduttivi (e non riproduttivi) e per ricordare come mai vogliamo “molto più di 194”

 
“Vita, l’aborto di un paese civile” è il racconto a fumetti autobiografico di Anna Cercignano, nato dall’esperienza di un’interruzione di gravidanza in Italia, prevista per legge ma ostacolata con un percorso sociale punitivo, segnato da moralismi, ipocrisia e mala sanità.  Il fumetto diventa un punto di partenza per affrontare il tema dei diritti sessuali e riproduttivi nel mondo ed intreccia una storia individuale ai diritti umani universali, illustrati nella seconda parte, attraverso i dossier di Amnesty International. 
 
Il libro è edito dall’associazione culturale Altrinformazione, in collaborazione con Obiezione Respinta.
 
Alle 19.00 presentazione
Dalle 20.30 aperitivo e chiacchiere!
 
 

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Verso l’8 marzo: incontro con Selay Ghaffar

 

Verso lo sciopero femminista globale dell’8 marzo incontriamo Selay Ghaffat, attivista afgana per la libertà e l’uguaglianza di genere, e Benedetta Argentieri, regista di I am the revolution – di cui Selay è co-protagonista.

Durante la serata
???? Stand informativo e gadget di NUDM
???? Aperitivo di finanziamento per lo sciopero dell’8 marzo

 

 

Selay Ghaffar (Pashto سیلی غفار) proviene da una famiglia di combattenti per la libertà e intellettuali di sinistra. È una attivista per i diritti delle donne e ha lavorato per molte organizzazioni nazionali e internazionali a tutela dei diritti umani. È stata direttrice dell’Humanitarian Assistance for the women and children of Afghanistan (HAWCA), con cui ha lavorato per fornire istruzione gratuita, assistenza legale, assistenza sanitaria e protezione a tantissime donne, combattendo per la liberà e l’uguaglianza di genere. È portavoce del Solidarity Party of Afghanistan, denuncia con forza i crimini commessi dal governo afgano e la politica di occupazione USA-NATO, difende i diritti delle donne e del popolo afgano invitando le persone all’unità e alla solidarietà.

Benedetta Argentieri è una giornalista indipendente e regista che vive a New York. I AM THE REVOLUTION è il suo secondo film. Dal 2014 racconta la guerra tra Iraq e Siria. Il suo lavoro è stato pubblicato da diverse testate giornalistiche tra cui Reuters, The Sunday Times e il Corriere della Sera. Nel 2018 è stata scelta per tenere un Ted Talk a Milano su “Women in war” e la realizzazione del suo documentario I AM THE REVOLUTION (2018) in collaborazione con una equipe al femminile. Nel 2016 ha co-diretto Our War, un documentario sui combattenti internazionalisti che si uniscono ai curdi in Siria per combattere l’ISIS, (presentato in anteprima alla 73a Mostra del Cinema di Venezia). Nel 2013 ha co-prodotto Capulcu-Voices di Gezi, che ha vinto il premio Amnesty International.

I AM THE REVOLUTION è un documentario ispiratore a tre donne che combattono per la libertà e l’uguaglianza di genere – Selay Ghaffar, Rojda Felat e Yanar Mohammed – in tre dei peggiori paesi al mondo per le donne: Afghanistan, Siria e Iraq. Ciascuno di questi paesi riflette l’ondata di rivoluzioni femministe: rivoluzione politica in Afghanistan, armata in Siria e attivismo di base in Iraq. Con un approccio giornalistico, il film sfida lo stereotipo delle donne velate, silenziose e timide del Medio Oriente e mostra invece la forza delle donne che combattono in prima linea, in villaggi remoti e nelle strade delle città, per reclamare i propri diritti.

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TECNOCICLO // assemblea metropolitana

Viviamo in un mondo in cui sempre di più sfumano i confini tra online e offline, in cui i social network sembrano essere parti integranti delle nostre vite e la rete sempre più pervasiva, anche grazie agli strumenti sempre più agili che ci portiamo in giro: questo porta con sé sia nuove possibilità sia nuove forme di dominio.

Guardandoci intorno, sentiamo l’esigenza politica di affrontare questo complesso scenario e di capire come vogliamo e possiamo muoverci al suo interno.

Non siamo le/i prim* a farlo, ovviamente, ma ci piacerebbe costruire insieme un momento di riflessione, in cui possa partecipare chi ha qualcosa da dire e chi ha voglia di ascoltare, per discutere insieme, a partire dall’auto-organizzazione e dall’autogestione che caratterizzano il nostro agire.
Anche grazie alle esperienze di auto-organizzazione, infatti, abbiamo sviluppato la capacità di osservare la rete e l’universo digitale, con lo sguardo critico che contraddistingue il nostro abitare ogni spazio.

Al momento, però, ci sembra che molta di questa pratica dirompente si perda nell’oblio di social network pervasivi e gratificanti, con modalità che trascurano la dimensione proprietaria e chiusa degli stessi.
Ci sembra che ci sia, in generale, poca consapevolezza sui possibili strumenti da utilizzare e sulle strategie da adottare.

Ci interessa affrontare questi nodi politicamente, perché non vogliamo costruire dicotomie tra un agire politico online e uno offline e perché crediamo che gli spazi digitali siano spazi di vita e di politica a tutti gli effetti.
Come femminist* e come compagn* sappiamo bene quanto gli spazi non siano neutri – non solo rispetto al genere ma rispetto a numerose forme di dominio e di potere – e come intervengano, senza però necessariamente plasmarli, sul comportamento e sulle possibilità di azione di chi li attraversa.
Perciò ci interroghiamo su quanto le tecnologie che utilizziamo quotidianamente intervengano nel definire le nostre azioni, relazioni e contenuti, una volta che li condividiamo online e ne deleghiamo la memoria. Quanto è alterata la nostra capacità di costruire alternativa se decidiamo di abitare le contraddizioni, non sottraendoci alle logiche proprietarie e capitalistiche?

Ci chiediamo se sia possibile utilizzare i social network come strumento dell’agire politico e come farlo in maniera efficace, smettendo di subire attacchi frontali e diffusi e disperdendo energie nel tentativo di difenderci.
Con quali strumenti e con quali pratiche possiamo nutrire la nostra azione politica online e offline?

In sintesi, abbiamo più domande che risposte, ma ci sembra che sia sempre più necessario chiederci come fare rete dentro, attraverso e fuori la rete. Questo terzo e ultimo appuntamento del “tecnociclo”, pensato da ambrosia e dal lab61, si rivolge quindi alle realtà antagoniste milanesi che sentono l’esigenza di mettere a confronto punti di vista, analisi ed esperienze, con lo scopo di individuare e di fare nostre delle pratiche sovversive, militanti e di conflitto.

Sentiamo l’esigenza di creare spazi “liberati”, anche digitali, dove le persone possano sentirsi accolte e libere dalla pressione della società della performance e della prestazione, creando comunità in grado di produrre un’alternativa (anche) alle piattaforme del capitalismo.

Vi aspettiamo tutt* il 17 marzo alle ore 14:30 a Pianoterra, per una giornata di riflessione comune su questi temi, dove poter elaborare un agire collettivo.

È la nostra pratica, è la nostra storia, è il nostro orizzonte: liberare spazi, condividere saperi, alimentare il conflitto.

Ambrosia – https://ambrosia.noblogs.org/ lab61 – https://www.lab61.org/

Pianoterra – http://www.pianoterralab.org/ – è in via Federico Confalonieri 3, a Milano, nel quartiere Isola. Ci arrivate con la metropolitana verde dalle fermate di Garibaldi e Gioia.
Per info e conferme di partecipazione, scrivete a una mail all’indirizzo tecnociclo@lab61.org.

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Mercoledì 21 Novembre @ Piano Terra: Aborto – Le nuove crociate

 

Nell’ambito delle iniziative verso il 24 Novembre: Manifestazione nazionale di Non una di meno,
Piano Terra, Ambrosia e Non Una Di Meno – Milano presentano 

“Aborto, i crociati al contrattacco”, un documentario di Artè, rete televisiva franco-tedesca, firmato da Alexandra Jousset e Andrea Rawlins-Gaston, in lingua orginale con sottotitoli in italiano.

 

 

Durante la serata:

# aperitivo di finanziamento verso la Manifestazione nazionale del 24 Novembre

# gadget e materiali informativi NUDM

# punto informativo/acquisto biglietti Pullman da Milano: 24/11 Manifestazione nazionale a Roma

 

Il diritto all’aborto sta subendo un’offensiva coordinata in tutta Europa, veicolata da campagne aggressive e generosamente finanziata da circoli russi e americani reazionari. 

E’ nel nome della “cultura della vita” e della “dignità umana” che i “pro-life”, come si definiscono, intendono porre fine al diritto delle donne di disporre del proprio corpo. Il loro lavoro di lobbying con l’Unione Europea sta diventando sempre più efficace.

Il documentario descrive la situazione in Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia e Italia, oltre che in Francia, dove un giovane appassionato di social media ha fondato “Les Survivants” e sta lottando per rendere credibile e appetibile la lotta contro l’aborto. 

Quanto all’Italia, vedremo come funzionano i “cimiteri dei feti”, dove i pro-life recuperano i feti per seppellirli con la benedizione delle autorità e dell’ospedale pubblico e spesso senza che le donne lo sappiano. Una testimone racconta di avere scoperto, solo cinque anni dopo, una tomba con il suo nome di famiglia inciso sulla pietra e la data in cui aveva abortito. 

“Aborto, i crociati al contrattacco” è un documentario di Artè, rete televisiva franco-tedesca, firmato da Alexandra Jousset e Andrea Rawlins-Gaston, in lingua orginale con sottotitoli in italiano.

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Smagliature digitali. Corpi, generi e tecnologie

Mercoledì 4 luglio, dalle 19.00, alla Libreria Les Motos, Ambrosia presenta Smagliature digitali 

Ne parliamo con alcune delle autoru, con MIM e con DeGener.Azione

Una presentazione che sia anche un’occasione per discutere di tecnologie, femminismi, corpi e confini. Per condividere strumenti, critiche e dubbi.

Come muta la relazione che lega corpi e tecnologie? Come si modificano gli spazi che attraversa? Come leggere da una prospettiva intersezionale e di genere le trasformazioni in atto?
Il libro affronta queste domande a partire da tre ambiti distinti ma costantemente intrecciati: Spazio inteso come ambito di riflessione intorno al quale sviluppare ragionamenti in tema di autodeterminazione, mobilità, attivismo; Bios per affrontare il rapporto tra tecnologie e vita attraverso le forme della sua ri/produzione; Media per guardare criticamente i processi di soggettivazione innescati in particolar modo dalle tecnologie digitali. Per scriverlo abbiamo pensato al corpo come a una somateca, un archivio di finzioni politiche vive che in nessun modo possono costituire un unico corpus. Le tecnologie occupano oggi uno spazio molto ampio di questo archivio, per gli ineluttabili (poiché voluti, ma anche subiti) legami che i nostri corpi hanno intessuto con esse.
Nelle riflessioni sulla relazione tra corpi e tecnologie si pone spesso l’accento sui processi di disincarnazione, di smaterializzazione, da un lato con i toni dell’entusiasmo, dall’altro con quelli della catastrofe. Questo libro è incarnato, si sottrae al binarismo, si insinua negli spazi in beetween, là dove i margini non sono confini. Gli interventi che proponiamo si muovono tra accademia, esperienza e attivismo, provano a elaborare nuove teorie e pratiche di critica radicale al tecnocapitalismo, discutono tra loro concordando o scontrandosi, uniti da un filo conduttore: smascherare i dispositivi di potere e i loro complicati intrecci.

Mercoledì 4 luglio 2018, dalle 19.00, Libreria Les Mots, via Pepe angolo via Carmagnola, Milano

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Molto più di 194: una giornata senza obiezione

 

Nel 40° compleanno della legge 194, che nel 1978 ha legalizzato l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, Non una di meno Milano vi invita a una giornata di partecipazione, dibattito e informazione.

Il 26 maggio il Parco della Guastalla sarà femminista. Parleremo di aborto, di sessualità, di prevenzione, di piacere, di corpi e desideri, di libertà e di responsabilità, di cosa vuol dire scegliere la vita.

Sarà una festa laica per conoscerci, parlarci, educarci, informarci, approfondire. Stiamo preparando banchetti informativi, laboratori, cartelloni parlanti, Speakers’ corner e speed debate, musica.

Sarà un giorno di denuncia politica. Perché è violenza quella che si esercita su di noi con la complicità dello Stato e della comunità in cui viviamo: quando l’obiezione di coscienza ci mette in condizioni umilianti e ci impedisce di abortire in sicurezza; quando veniamo private della possibilità di ricorrere alle procedure più adatte ai nostri bisogni, come può accadere nel caso dell’aborto farmacologico; quando il contesto ci spinge a vergognarci di avere abortito e non parlarne con nessuno; quando i nostri compagni ci espongono ad una gravidanza non desiderata perché rifiutano di mettersi un profilattico; quando… scrivete voi stess* le prossime righe!

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA:
***work in progress*** 

dalle 15,30: SALUTE SESSUALE SENZA OBIEZIONE!
banchetti e info point realtà impegnate per la promozione della salute sessuale
Cemp, Cpd, Ced, Aied Bergamo, Aied Brescia, Naga, Ebano, Ordine delle ostetriche

dalle 15.30: LABORATORI

LA MIGLIOR PREVENZIONE E’ L’EDUCAZIONE
Un workshop di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate, ma soprattutto un laboratorio sulla sessualità e sul desiderio!
a cura del consultorio CEMP e del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi

WORK CAFÉ. PARLIAMO DI NOI IN RAPPORTO ALLA MATERNITÀ
a cura di SessFem

LA SVELTINA. DIALOGO SUI GENERIS
a cura del Tavolo di genere dei collettivi Zam, Lambretta, Lume e Rete studenti Milano

GIOCO DELL’OCA
A cura del collettivo Gramigna (da confermare) 

dalle 17.00 “MOLTO PIU’ DI 194”.

Spazi tematici disseminati nel parco, si svolgono in due sessioni che si ripetono, la prima alle 17 la seconda alle 18

Chi ha paura della contraccezione?
Consultori pubblici, autogestiti e Atlante europeo della contraccezione
Con: Daniela Fantini (ginecologa consultoriale e presidente Cemp) e Pietro Puzzi (ginecologo consultoriale e Comitato contraccezione gratuita)

Chi decide prima e dopo l’aborto?
Un’inchiesta sull’applicazione della legge 194 in Italia, un’inchiesta sui cimiteri dei feti
Con le giornaliste de Il Fatto quotidiano, Elena Iannone (giornalista), Silvio Viale (ginecologo ospedaliero)

Che ne è della salute delle donne? 
L’IVG in ospedale e la continuità assistenziale tra ginecologia, ostetricia e difesa dei servizi pubblici
Con Antonio Spreafico (ginecologo ospedaliero), Eleonora Sciascia (ostetrica), Associazione Amor mamme di Angera

La formazione che non c’è e l’educazione che vorremmo
I percorsi universitari e scolastici
Con Camilo Vilagran (Rete della conoscenza), Laboratorio Lilith (Unipop – Università Popolare Spazio di Mutuo Soccorso)

Di cosa parliamo quando parliamo di aborto
Con Eleonora Cirant (giornalista), Claudia Mattalucci (antropologa), Claudia Parravicini (psicologa)

Aborto e sfruttamento sessuale 
Con Associazione Ebano e Naga

dalle 20.00: MUSICA E DJSET

Con i contributi delle compagne da Argentina e Irlanda e con le nostre proposte per il futuro. Vogliamo molto più di 194!

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Introduzione al piacere anale (per lei!)

Un pomeriggio con Valentine aka Fluida Wolf
a partire dalle 16.30 workshop “Introduzione al piacere anale” e presentazione del libro “Guida al piacere anale per lei”

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alle 16.30 Workshop “Introduzione al piacere anale”

Il workshop, rivolto a tutte e tutti, si propone come mezzo per introdurre ad un’esplorazione del piacere anale andando a scardinare i falsi miti che lo circondano e soprattutto fornendo consigli pratici per affrontare un’esperienza che possa rivelarsi incredibilmente piacevole e totalmente priva di dolore.
Il workshop si rivela anche molto utile per tutte le persone che si sono già inoltrate in tale pratica ma hanno avuto delle difficoltà o conservano dei dubbi o volessero ampliare il proprio immaginario.
Si consiglia abbigliamento comodo e si richiede la massima puntualità.

costo 7 euro, massimo 15 partecipanti
per partecipare prenotarsi a: ambrosia@grrlz.net

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dalle 18.30 aperitivo e presentazione del libro
Guida al piacere anale per lei
di Tristan Taormino

dall’introduzione di Valentine aka Fluida Wolf
“È stata la mia passione per il sesso anale ad alimentare il mio desiderio di scrivere un libro su di esso […]”.
Niente di più semplice e sincero. È cosi che, nella sua Introduzione al testo, Tristan Taormino ci spiega da cosa è nata la volontà di scrivere una guida al sesso anale a partire da una prospettiva femminile e rivolgendosi in primo luogo alle donne, a prescindere dal loro orientamento sessuale. Come avrete però modo di scoprire, non saranno solo le donne a trarre giovamento dalla lettura di questo libro. La maggior parte dei contenuti possono applicarsi a chiunque, indipendentemente dal genere. Perché lo ha scritto? È proprio lei a dircelo: “Il mio obiettivo è semplice: sfatare i miti, combattere i tabù, spiegare le basi, e dare alla gente informazioni e strumenti che possano utilizzare”.

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MEDIAHACTIVISMO TRANSFEMMINISTA // 2° incontro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

insieme a Lab61 continuiamo il nostro viaggio nelle tecnologie digitali, per capire come abitarle meglio.

il secondo incontro è: “Laboratorio di WordPress antisessista for Dummies”
partiamo dal principio: come si costruisce un blog su WordPress? e perchè lì? quali strumenti si possono usare?
ma ci chiederemo anche: come sviluppare contenuti non sessisti? che linguaggio usare? e perchè farlo?

vi aspettiamo alle 20 al Ponte della Ghisolfa (viale Monza 255)
portate i computer!

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