IN PIENA VISTA, FUORI CONTROLLO


Hackeriamo i nostri corpi per muoverci su strade sicure

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“Sicurezza fa rima con controllo, sempre più capillare, sempre più pervasivo.
Sono lontani gli anni in cui improvvisavamo spettacoli teatrali davanti alle telecamere di sorveglianza, ora le macchine imparano a riconoscere le nostre facce e noi, sempre di più, impariamo a disciplinarci e muoverci nello spazio pubblico, semi-pubblico e privato come se non avessimo niente da nascondere.
Lavoriamo, gratuitamente, per produrre dati con cui altri si arricchiscono e per permettere alle macchine di prevenire crimini e disordini sulla base di algoritmi nutriti delle gerarchie e delle oppressioni sociali che quei crimini e quei disordini producono. In una sorta di lombrosianesimo di ritorno accettiamo di accumulare dati per confermare gli stereotipi e le disparità di potere che ne orientano la classificazione.
Le nostre facce e i nostri corpi sono il luogo di politiche di controllo, di estrazione di valore e di pratiche securitarie che riproducono oppressioni.
Ma noi donne e soggettività LGBTQIA+, così come le persone razializzate, questo lo sappiamo da sempre, perché è sui nostri corpi che il potere si è esercitato per creare la norma che ci esclude e quella che ci disciplina. E allora sovvertiamo gli strumenti della nostra oppressione per aprire spazi di libertà. I trucchi che ci avete insegnato ad usare per avere pelle di pesca, occhi grandi e labbra a cuore li riutilizziamo per sfuggire alle tecniche di riconoscimento facciale, attraverso linee e forme che ci rendono invisibili, anche se pienamente in vista. Il patriarcato ci insegna che siamo solo corpi, da scrutare, controllare, migliorare, valorizzare, e questo sapere accumulato su di noi, da noi stesse, lo rimettiamo in campo come potenza che sovverte i paradigmi securitari in nome del principio che le strade sicure le facciano le soggettività che le attraversano.
Ci viene chiesto costantemente di essere visibili, per stabilire l’ordine, noi lo saremo così tanto da spazzarlo via”

Sulla base di queste riflessioni abbiamo tenuto un laboratorio all’interno del Museo della scienza e della tecnica, aperto di venerdì sera per la Notte dei ricercatori e delle ricercatrici. Abbiamo dato vita a uno spazio variamente attraversato per riflettere insieme sulle tecnologie della sicurezza, sulla loro pervasività, ma anche sul rapporto più ampio tra noi e gli ambienti digitali. Si è trattato, quindi, per prima cosa di fermarci e porre l’attenzione sulla nostra visibilità e sulle richieste di trasparenza che costantemente subiamo.
Abbiamo lavorato per mostrare come una posizione di subalternità – come quella di avere corpi femminili nello spazio pubblico – ci permetta di essere più consapevoli di cosa voglia dire abitare uno spazio non neutro, ma denso di sguardi. E abbiamo anche provato a mostrare come si possano sovvertire alcuni elementi di oppressione: se il trucco è una competenza che ci si aspetta dalle donne, possiamo usare questo sapere per creare qualcosa di inedito.

QUANDO LA PRATICA E’ POLITICA

➤ applica un trucco che contrasta con il tono della tua pelle in toni e direzioni insoliti:
colori chiari su pelle scura, colori scuri su pelle chiara. Le direzioni insolite sono molto
importanti per spezzare effettivamente il volto.
➤ Oscura parzialmente l’area del ponte nasale: la regione in cui il naso, gli occhi e la fronte
si intersecano è una caratteristica facciale chiave.
➤ Oscura parzialmente una delle regioni oculari: la posizione degli occhi è una
caratteristica facciale chiave. Puoi coprire parte di una delle regioni con il trucco oppure
con i capelli.
➤ Gli algoritmi di riconoscimento facciale prevedono la simmetria tra i lati sinistro e destro del viso. Sviluppando un aspetto asimmetrico, soprattutto sugli zigomi, è possibile ridurre la probabilità di essere rilevati. Per esempio colorando a contrasto un lato del viso e
l’altro no.
➤ Oscurare la forma ellittica di una testa può anche migliorare la tua capacità di bloccare il
rilevamento del viso. Puoi modificare la forma della testa con acconciature o accessori.
➤ Evita di indossare maschere perché illegali in alcune città. Invece di nascondere il tuo
viso, modifica il contrasto, i gradienti tonali e la relazione spaziale delle aree scure e chiare
usando capelli, trucco e / o accessori unici. Per esempio tagliare la frangetta in modo
asimmetrico oppure far passare una ciocca di capelli davanti al viso. Ci sono anche
accessori costruiti appositamente a questo scopo, ma nulla ci vieta di crearli da sol* e
indossarli.

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